Utilizzo del nematode steinernema carpocapsae
Il nematode steinernema carpocapsae reso attivo per alcune settimane da un liquido applicatore a base di chitosano è in grado di uccidere le larve del punteruolo all’interno della pianta raggiungendole seguendo le gallerie da esse scavate. Una confezione commerciale contiene 50 milioni di nematodi e 500 cc di liquido applicatore e va diluita in 30 lt di acqua che sono sufficienti per trattare 3 palme di grandi dimensioni.
Regole per una corretta applicazione del nematode:
- Circoscrivere l’impiego alla primavera e all’autunno;
- Al momento del trattamento la pianta deve essere umida per consentire la mobilità dei nematodi ma non satura;
- Lavare le attrezzature prima dell’impiego al fine di evitare la presenza di residui di fitofarmaci;
- Distribuire la soluzione o direttamente con l’annaffiatoio o a mezzo di attrezzature a bassa pressione (max 2-3 bar), rimuovere eventuali filtri sottili ed utilizzare ugelli di diametro 0,8 – 1 mm; la soluzione deve raggiungere il centro della chioma, l’inserzione delle foglie e gli stipiti;
- Trattare con temperature comprese fra i 13 – 22 °C durante le ore meno luminose della giornata;
- Assicurare una buona umidità della pianta anche nelle settimane successive all’applicazione, con irrigazioni frequenti ma senza dilavare.
ALTRI SISTEMI CURATIVI
- Endoterapia ;
- Utilizzo di microonde.
Questi sistemi hanno dei limiti tecnici e pertanto la loro efficacia è molto aleatoria, in ogni caso per essere applicati è necessario essere autorizzati dal servizio fitosanitario regionale.
Endoterapia
L’endoterapia è una tecnica che vede inoculato il principio attivo dell’insetticida nel sistema linfatico della pianta tramite delle iniezioni ( tipo fleboclisi) effettuate nel tronco nel tratto compreso da terra ad un metro prima dall’ inserzione delle foglie.L’endoterapia è rivolta quasi esclusivamente alle larve che sono già dentro la pianta o che ci andranno successivamente. La protezione della pianta di un intervento endoterapico ha una durata di circa 6 mesi. Le molecole insetticida che hanno dato i migliori risultati sono abamectina, azadiractina e solfato potassico.
Tecniche di iniezione endoterapica
Metodo endoterapico ad assorbimento naturale:
Questa metodologia di applicazione sfrutta la normale capacità assimilatoria della pianta.
L’apparecchiatura utilizzata si compone di:
- un contenitore sigillato contenente la sostanza da immettere nell´albero
- un condotto di uscita collegato al contenitore
- tre condotti di distribuzione provvisti, in corrispondenza di ogni estremità libera, di un ago monouso per l’iniezione della sostanza nel tronco della pianta.
Ciascun condotto di distribuzione è dotato di un gocciolatore e di un deflussore per il controllo e la regolazione della velocità di assorbimento durante il trattamento mezzi per regolare e controllare il flusso della soluzione così da adattare il trattamento alle caratteristiche del prodotto e della specie da trattare, rispettando la capacità fisiologica di assorbimento della pianta.
Per procedere all’applicazione i fori sul tronco vengono praticati ad un´altezza di circa 1 metro da terra utilizzando un trapano elettrico con un’inclinazione di 45°. I fori, del diametro variabile di 2-4 mm ed una profondità di 3-5 cm, sono in numero diverso a seconda della circonferenza del tronco e delle caratteristiche morfologiche e di sviluppo del tronco stesso (presenza di costolature, torsioni, ecc); in genere se ne pratica uno ogni 35-40 cm di circonferenza.
Ovviamente, per consentire la caduta per gravità della soluzione antiparassitaria, i fori devono essere eseguiti ad un’altezza inferiore rispetto a dove viene posizionato il contenitore della soluzione (che di norma è posto a 1,80-2 metri da terra). La capacità di assorbimento del prodotto da parte della pianta e, quindi, la velocità dell’assorbimento stesso è influenzata da una serie di fattori esterni, quali: condizioni atmosferiche (luminosità, ventosità, umidità relativa, temperatura), dalla specie vegetale, dalla fase fenologica, dalle condizioni fitosanitarie dell’albero.
Soprattutto stress idrici e scarsa luminosità aumentano in modo rilevante i tempi di assorbimento, che possono essere anche di 12 – 24 ore, col rischio di cristallizzazione e/o flocculazione del prodotto e di riduzione della cicatrizzazione dei fori. Ciò può determinare una scarsa efficacia degli interventi.
Quando si utilizza questa tecnica su verde pubblico è fondamentale assicurare la sorveglianza del cantiere per l’intera durata del trattamento.
Metodo endoterapico a pressione:
Prevede l’introduzione forzata del prodotto all’interno del tronco. Le apparecchiature che si utilizzano, seppure con alcune differenze di carattere costruttivo, sono provviste di una pompa che preleva la soluzione da un serbatoio e fornisce il liquido sotto pressione ad un numero variabile di condotti di distribuzione, ciascuno dei quali collegabile ad un dosatore volumetrico di iniezione cavo. Anche in questo caso i fori sul tronco vengono praticati con un normale trapano elettrico; il numero di fori e la loro altezza da terra sono in funzione del diametro del tronco, della presenza di ferite, nodi, costolature, ecc.
I fori hanno un diametro di 4-6 mm e raggiungono una profondità che può arrivare fino a 5-6 cm. Durante l’iniezione un manometro permette di misurare e regolare la pressione di esercizio, che di norma va dalle 2-3 atm fino alle 7-8 atm (in particolari situazioni). Con questa metodologia di applicazione la velocità di assorbimento del prodotto non è influenzata dalle condizioni ambientali, bensì dipende essenzialmente dalle caratteristiche fisiologiche dell’albero.
Metodo endoterapico a micropressione “Arboprof”
È un sistema a bassa pressione (1.5 – 2.5 bar) con il quale la soluzione insetticida viene introdotta nel legno tramite aghi di diametro pari a 8 mm. Dopo aver eseguito un foro lungo da 30 a 50 cm. I tempi di assorbimento, in condizioni normali, consentono di trattare 2-3/alberi/ora/attrezzatura.
Al momento è fra i metodi più usati per il trattamento alle palme contro il punteruolo rosso (rhynchophorus ferrugineus) dove si iniettano circa 600 ml. di soluzione costituita da 50 ml. Abamectina, 50 ml. Azadiractina, 60ml. Posfito di potassio oltre, evidentemente l’acqua. Il trattamento è efficace per circa 150-180 gg. specialmente nei confronti delle larve.
Nell’endoterapia in generale il numero dei fori da praticare dipende dal diametro della pianta.
diametro < 30 cm |
NO Endoterapia |
diametro 31 – 45 cm |
n. 3 iniezioni |
diametro 46 – 60 cm |
n. 4 iniezioni |
diametro > 60 cm |
n. 5 o più iniezioni |