Famiglia: Muridae
Genere: Rattus
Specie: Rattus norvegicus
Nome volgare: ratto marrone, ratto grigio, ratto delle chiaviche, ratto delle fogne, surmolotto, pantegana
Dimensioni: (Corpo 18-27 cm a volte raggiunge i 40 cm) – (Coda 15-21 cm)
Colore: marroncino grigiastro, a volte grigio scuro con il ventre più chiaro. in alcuni casi sono presenti macchie o strisce bianche.
Caratteristiche
Il rattus norvegicus è fortemente neofobico, ha cioè paura di tutto quello che di nuovo viene inserito nell’ambiente in cui vive diventando così molto diffidente.
E’un nuotatore abilissimo, un grande scavatore e riesce a fare salti in alto di più di 1 m. Riesce a nuotare per molte ore consecutive anche in mare aperto.
E’estremamente aggressivo quando si difende e grazie alla sua imponente mole, in alcuni casi, riesce a spaventare anche gatti e cani di piccole dimensioni quando se lo trovano all’improvviso davanti o quando cercano di catturarlo.
Ha una lunga serie di nomi uno più terribile dell’altro che stanno a indicare la sua indole aggressiva.
Lunghezza del corpo da 18 a 27 cm arrivando a volte a 40 cm. Lunghezza della coda 15-20 cm, più corta del corpo, spessa, con pochissimo pelo e bicolore; scura nella parte superiore e chiara in quella inferiore.
Il suo peso varia dai 200 ai 400 g arrivando negli esemplari più grandi fino a 700 g. Ha una frequenza cardiaca di circa 325-780 battiti/min.
Il pelo è duro e ruvido, di norma marroncino grigiastro a volte grigio scuro con il ventre più chiaro, possono essere presenti macchie o strisce bianche nella colorazione del manto.
A causa delle sue abitudini notturne ha una vista poco sviluppata ma è in grado di percepire alcune frequenze dell’ultravioletto.
Gli occhi sono neri e più piccoli rispetto al muso. Non percepisce bene i colori ma è molto sensibile alle variazioni luminose. Ha una scarsa percezione della profondità. Ha 16 denti, gli mancano canini e premolari mentre gli incisivi, come tutti i roditori, continuano a crescere per tutta la durata della sua vita e li mantiene a una giusta misura rosicchiando di continuo (da qui il termine roditore).
Ha le orecchie più piccole rispetto ad altri ratti e provviste di sottili peli. Il suo udito è sensibile agli ultrasuoni.
Comunicano fra di loro con una grande serie di sibili, brontolii e squittii.
L’eccezionale olfatto del rattus norvegicus è tra i suoi sensi quello più sviluppato, viene usato per riconoscere i sentieri sicuri che portano al cibo o al nido, attraverso il riconoscimento dei feromoni presenti nelle loro feci e urine.
E’dotato di lunghe e sensibilissime vibrisse (baffi). E’stato notato che gli individui con le vibrisse intatte sono predominanti rispetto agli altri loro simili.
Le feci sono grandi e senza punte o in alcuni casi presentano una sola punta. Le urine come le feci servono anche per marcare il territorio e i percorsi abituali, e sono visibili con una lampada UV. Defeca tra le 30 e 180 volte al giorno.
Vivono in colonie miste composte da numerosi esemplari e l’intero gruppo difende, con aggressività, il territorio dagli intrusi.
Oltre al maschio dominante esiste anche la femmina dominante che sottomette i maschi subordinati ma non il maschio dominante.
Habitat
Il rattus norvegicus è una specie tipicamente terrestre, costruisce i suoi nidi in gallerie lunghe, poco profonde e con molte vie di fuga.
Nidifica anche sotto i pavimenti delle nostre case. Frequenta discariche, fogne, scarpate o fosse, parchi urbani e giardini, ovunque ci sia acqua, anche stagnante, meglio ancora se piena di rifiuti organici.
Nelle nostre case colonizza esclusivamente le parti inferiori come legnaie, cantine, garage, stalle ecc.
Occasionalmente può invadere le parti alte penetrando attraverso i tubi di scarico.
Il rattus norvegicus non è un abile arrampicatore ma riesce comunque a risalire tubi anche di 10 cm di diametro facendo leva con le zampe aperte su entrambe le pareti del tubo.
Colonizza anche le zone rurali di campagna, dove trova una ricca fonte alimentare nei campi non ancora raccolti, distruggendo e contaminando le derrate, e comodi rifugi nei fienili, nei fossi e canali di drenaggio.
Le gallerie scavate dal rattus norvegicus si distinguono dalle grandi quantità di terra lasciata all’imboccatura della tana.
Abitudini alimentari
Il rattus norvegicus è onnivoro, si adatta facilmente a qualsiasi cosa di commestibile trova.
Si ciba delle parti verdi delle piante, dei semi e delle radici, inoltre si nutre di molluschi, invertebrati, crostacei, anfibi, uova di uccello e soprattutto di altri roditori di piccole dimensioni come le arvicole e i topi domestici.
Le sue versatili abitudini alimentari lo portano a cibarsi anche dei suoi stessi simili, solitamente individui anziani, malati o addirittura morenti intossicati dai prodotti topicida.
Si ciba di qualunque dei nostri rifiuti e di qualunque tipo di sostanza organica presente nelle fogne.
E’attratto in modo particolare dal mangime zootecnico e dal cibo per cani e gatti.
Questo roditore, quando è sazio, ha l’abitudine di trasportare e accumulare nel suo nido il cibo in eccesso.
Ciclo biologico
Il rattus norvegicus ha un’elevata riproduttività ma allo stesso tempo una durata della vita molto breve, difficilmente supera un anno di vita.
Uno dei motivi di un’esistenza così breve sembra sia dovuto all’alta densità di popolazione di questa specie con conseguente carenza di cibo.
Il periodo di maggior riproduzione è in estate e in autunno , ma in condizioni climatiche ideali e disponibilità di cibo favorevoli possono riprodursi durante tutto l’anno. Le femmine si accoppiano all’eta di 8-12 settimane, la gestazione dura tra i 20 e 24 giorni, al termine della quale danno alla luce da 6 a 9 cuccioli. I piccoli ratti nascono senza pelo, in nidi fatti di terra e ricoperti da materiale morbido come giornali, polistirolo, plastica morbida, tessuti ecc.
La femmina è in grado di accoppiarsi nuovamente subito dopo aver partorito, e questo gli consente di avere 5-6 parti all’anno.
I piccoli ratti hanno bisogno delle cure della madre per almeno le prime due settimane di vita.
Danni provocati all’uomo
Se infesta un’area frequentata dall’uomo i danni causati riguardano le riserve di cibo umano (frutta, pane, salumi, formaggi, farina ecc), inoltre per costruire il nido utilizza vari materiali attaccando così i nostri vestiti, carta da imballaggio, libri, giornali ecc.
Essendo un roditore tende a rosicchiare materiale duro come il legno delle porte, mobili, cavi elettrici ecc.
Frequenta ambienti a rischio infettivo come fogne e discariche, si ciba di qualunque genere di rifiuto o sostanza organica e questo lo porta ad essere un pericoloso vettore di malattie infettive.
Anche gli escrementi, l’urina e i suoi liquidi corporei in genere, con cui contamina il nostro cibo, sono vettori di numerose malattie virali, di seguito alcune: