FAMIGLIA: Anthomiidae (muscidae)
SPECIE: Musca domestica L.
NOME VOLGARE: Mosca domestica
LUNGHEZZA: 6-9 mm
CARATTERISTICHE
La mosca domestica si presenta con l’addome di colore grigio, il torace è dello stesso colore con quattro strisce nere ben distinte; ha un apparato boccale succhiatore non pungente, provvisto di labello. La caratteristica del loro apparato boccale e il continuo peregrinare alla ricerca di substrato organico sul quale posarsi per deporre le uova o per nutrirsi, rendono questo insetto il veicolo principale della diffusione del tifo, peste, lebbra, colera e altre pericolose epidemie.
HABITAT
Normalmente si trova dappertutto, nelle stalle, nei caseifici e nelle abitazioni.
ABITUDINI ALIMENTARI
Le mosche allo stadio adulto possono cibarsi di alimenti liquidi; possono altresì liquefare sostanze solide(zuccheri) attraverso il rigurgito della saliva. Allo stadio larvale si cibano di sostanze organiche, per lo più in fase di fermentazione.
CICLO BIOLOGICO
È in grado di riprodursi con estrema facilità sia per la capacità di deporre le uova all’interno di qualsiasi materiale di natura biologica in decomposizione, sia per la velocità con cui le larve raggiungono lo stato di individuo adulto, diventando a loro volta capaci di riprodursi: circa dieci giorni. La sua vita, in condizioni ottimali di cibo e ambiente, è di circa 8-10 giorni durante i quali è in grado di deporre fino a 1000 uova (500 alla volta, in gruppi da 150-200 ciascuno, ogni 3-4 giorni).
DANNI PROVOCATI ALL’UOMO
La mosca domestica infesta ambienti dove vi è presenza di materia organica e sostanze in decomposizione; per questo la troviamo facilmente in discariche, aziende zootecniche, scoli fognari, industrie, magazzini di stoccaggio e abitazioni.
Questo insetto è uno dei maggiori vettori di malattie dell’uomo; veicola i microorganismi direttamente con la saliva e le feci.
Sono stati riscontrati più di 100 microorganismi patogeni responsabili di salmonellosi, shighellosi, poliomelite, colera, tubercolosi, antrace, infezioni congiuntivali, dissenterie, ecc.
L’ingestione delle larve può provocare delle miasi intestinali dovute allo sviluppo della larva dentro l’organismo ospite causando così lesioni ai tessuti. Negli animali può trasmettere salmonellosi, carbonchio, tubercolosi e linfangite epizotica.