Famiglia: Tineidi
Specie: Tinea pellionella
Nome volgare: Tarma, Càmola, Tignola delle pellicce
Dimensioni: da 3 a 6 mm
Colore: Giallo oppure marrone grigiastro, presente macchie marroni più scure sul primo paio d’ali
Caratteristiche
Sia gli adulti che le larve preferiscono luoghi poco illuminati.
Se le larve vengono colpite da una forte fonte luminosa si sposteranno sotto i mobili o i tappeti.
Si nascondono dentro gli armadi trovando il loro habitat naturale in quanto buio e ricco di cibo (i nostri vestiti).
Si infilano anche negli zoccolini ai bordi delle stanze in cerca di aree buie dove poter trovare cibo.
Preferiscono ambienti umidi, ma in condizioni di scarsa umidità si sviluppano lo stesso anche se più lentamente.
Habitat
È un insetto diffuso ovunque ma preferisce temperature calde. In italia è molto diffusa.
Abitudini alimentari
La larva della tarma è un grave infestante. Trae il suo nutrimento dai tessuti, prediliggendo la lana, ma anche seta, pelli, piume, tessuti di cotone, semi, imbottiture di animali impagliati.
Le tarme si nutrono di tessuti e fibre naturali; trasformano la cheratina, proteina presente in capelli, peli, lana ecc in cibo.
Le tarme sono attratte in particolar modo dai tessuti sporchi come tappeti, vestiti usati che contengono sudore umano e residui di altri liquidi.
In questi casi sono attirate non tanto dal cibo ma dall’umidità in quanto le larve non bevono quindi assumono i liquidi direttamente dal cibo.
Diversamente a quello che normalmente si crede gli adulti non mangiano in quanto il loro scopo è solo riproduttivo.
Sono le larve le uniche responsabili dei danni causati ai nostri vestiti in quanto passano la loro fase larvale alla continua ricerca di cibo.
Ciclo biologico
I maschi adulti fecondano le femmine, le femmine adulte cercano posti idonei dove deporre le uova.
Una volta terminata la fase di riproduzione, muoiono.
Le uova sono molto piccole, di solito lunghe meno di 1 mm ed è difficile vederli.
La femmina depone centinaia di uova; vengono deposte in luoghi sicuri scelti molto attentamente così da aumentare la percentuale di sopravvivdenza.
Le uova sono attaccate con una sostanza appiccicosa, simile alla colla e sono difficili da rimuovere.
Dopo la schiusa delle uova, le larve iniziano immediatamente a cibarsi.
Le larve, in condizioni ottimali, possono mangiare il cibo necessario alla loro metamorfosi in meno di due mesi ma se le condizioni ambientali non sono favorevoli rallentano il loro ciclo biologico cibandosi ad intermittenza per un tempo più lungo, arrivando fino a due anni.
Le larve, quando pronte, tessono il loro bozzolo, vi rimangono per circa 1-2 mesi e ne escono fuori adulti pronti ad accoppiarsi, deporre le uova e iniziare così un nuovo ciclo vitale.
Danni provocati all’uomo
Le larve si nutrono di tessuti attaccando il nostro guardaroba ed arrecando seri danni a vestiti, stoffe in genere e tappeti.